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L'ombra del Dalai Lama
http://princeofpeace-pop.blogspot.com/2009/02/lombra-del-dalai-lama.html
Il libro, "L'ombra del Dalai Lama",
scritto da Victor e Victoria Trimondi, prende in esame gli aspetti oscuri e
magici della figura del leader religioso tibetano. Il libro è pubblicato in
tedesco e ne esiste una versione inglese on line, sul sito dei Trimondi. (www.trimondi.de/SDLE/Contents.htm
) In particolare..... nel primo capitolo "Buddismo e misoginia"
viene affrontata in modo critico la questione del Tantrismo e viene
perseguita la tesi di tutto il libro, che: "Il mistero del Buddismo
Tantrico si basa sulla manipolazione dell'amore erotico, in modo da
realizzare il potere androcentrico universale".
Estratto della introduzione:
INTRODUZIONE
Luci ed ombre
Morto il Budda, per secoli la sua ombra è
restata visibile in una caverna, un'ombra
terribile e raggelante. Dio è morto; ma
essendo l'uomo quello che è per secoli
a venire ancora ci saranno caverne
dove si vede la sua ombra e noi, noi
dobbiamo trionfare sopra quest'ombra.
Friedrich Nietzsche
.......
Per la civiltà occidentale il Dalai Lama appare come la luce più pura.
Secondo l'ex-presidente Jimmy Carter egli rappresenta un nuovo tipo di
leader mondiale, che ha posto i principi di pace e compassione al centro
della sua politica e che, mediante la sua natura gentile e vincente, ha
mostrato a tutti come si possono sopportare con perseveranza e pazienza i
peggiori colpi del destino. Oggigiorno egli simboleggia la dignità umana e
la responsabilità globale per milioni di persone. Fino a poto tempo fa
difficilmente qualcuno, ad eccezione dei suoi nemici, i comunisti cinesi,
aveva osato criticare questo impotente/onnipotente luminare. Ma poi, dal
nulla, nel 1996, qualche nuvola si è addensata sulla brillante aura del
"Budda vivente".
Alcune imputazioni, accuse e sospetti hanno iniziato ad apparire sui mass
media. Prima su internet, poi in qualche isolato articolo della stampa, e
alla fine in programmi televisivi (vedi Panorama su ARD [Germany], 20
Novembre 1997 e 10 vor 10 su SF1 [Switzerland], 5-8 Gennaio, 1998). Nel
contempo che le stelle di Hollywood stavano erigendo un altare mediatico
per il loro Dio Tibetano, gli attacchi al Dalai Lama sono divenuti più
frequenti. L'elenco delle accuse sarebbe imbarazzante anche per un politico
più mondano, ma per un re divino sarebbero orrende. E per l'occasione gli
attacchi non sono venuti dal regime cinese, ma da dentro suoi stessi
ranghi.
[ .....]
Presentiamo qui la lista delle accuse al Kundun, dal 1997, che svilupperemo
in dettaglio in questo nostro studio ....
- l'associazione con il "guru
del gas velenoso" Shoko Asahara (“l'affare Asahara”)
- la repressione violenta della
libera espressione religiosa interna ("l'affare Shugden")
- la scissione in altre sette
buddiste ("l'affare Karmapa")
- il frequente abuso sessuale delle
donne da parte di lama tibetani ("l'affare Sogyal Rinpoche e June
Campbell")
- l'intolleranza verso gli
omosessuali
- l'uccisione rituale (rif. ad un
evento del 4 febbraio 1997)
- collegamenti al
nazionalsocialismo ("l'affare Heinrich Harrer")
- il nepotismo ("l'affare
Yabshi")
- la vendita del proprio paese ai
cinesi (rinuncia alla sovranità tibetana)
- menzogne politiche revisione
della storia, e molto altro.
D'improvviso gli occidentali cominciano a chiedersi se il re della luce che
viene dall'Himalaya possa avere un'ombra sinistra o mostruosa. Cosa
intendiamo per "ombra" del Dalai Lama? La possibilità di un
aspetto oscuro, tenebroso e "sporco", sia come personalità sia
come figura politico-religiosa, in contrasto con la figura pura e brillante
che egli vuol delineare come "il maggiore eroe della pace vivente ai
nostri tempi" nella consapevolezza di milioni di persone.
Per la maggioranza della gente che lo conoscono personalmente o attraverso
i mass media, tali dimensioni oscure di Sua Santità sono inimmaginabili.
Non passerebbe la minima ombra di dubbio, dal momento che il Kundun
saprebbe nascondere i minacciosi e demonici aspetti del Buddismo tibetano e
i molti capitoli oscuri della storia del Tibet. Fino al 1996 egli è
riuscito (a parte le critiche debolmente fondate del regime cinese) nel
giocare il ruolo dell'eroe scintillante sul palcoscenico mondiale.
“Realpolitik” e la “Politica of Simboli” - Il
nostro studio si divide in due parti: la prima contiene un quadro e una
critica dei fondamenti religiosi del Buddismo ("Tantrico")
tibetano, dal titolo "Rituale come politica". La seconda parte
("Politica come rituale") esamina i poteri politici del Kundun e
le sue premesse storiche. La relazione tra potere e religione è dunque
centrale nel nostro libro. [ecc.]
La
manipolazione dell'amore erotico
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